ArteDiario di viaggio

Tangeri e la Colazione dei Canottieri

A fine mese andremo a Tangeri e ci arriveremo con la nave partendo da Malaga. Entreremo direttamente in porto per gli ultimi 3 giorni del Festival del Jazz, dal 22 al 25 settembre.

www.tanjazz.org

Si tratta del più grande festival di musica Jazz di tutta l’Africa, che tra l’altro quest’anno sarà dedicato alle donne, e ospiterà solo artiste donne, e quindi va’ controcorrente, come noi. Sarà un delirio di trombe, immagini e suoni, e noi ci entreremo con la nave. Sul ponte sarò emozionato come qualcuno a cui attacchi la spina e si accende. Brillerò come una lampada marocchina. E già da subito si sentirà la musica provenire dalle terrazze. Il jazz è tante cose, ma in questo caso me lo immagino come La colazione dei Canottieri di Renoir, come una bozza di colori immensa e una confusione.

E ci arriveremo da Malaga, dicevo, che è la città di Picasso e lì ci sarà un museo e andremo a vedere una Corrida, se ce ne saranno ancora a settembre, perché è una cosa che  sta morendo e merita rispetto, non fosse altro che per il fatto che sta morendo. E un po’ per l’architettura e un po’ per l’aria che si respira non avremo ben chiaro se saremo già in Africa, perché dicono che a Malaga basta chiudere gli occhi per sentircisi.

Poi dopo Tangeri e gli articoli scritti sulle cose che ci sono piaciute, andremo verso Ceuta con la macchina, l’enclave spagnola nel nord del Marocco, quindi ancora Spagna. Qui ho visto delle fotografie, in una rivista, di cavalli che corrono. E poi ancora proseguiremo verso le montagne, verso Chefchauen, che è il paese delle case con le pareti azzurre.

E infine da lì, andremo giù verso Fez, la nostra preferita, la seconda casa (o forse ormai la prima) di Luci del Marocco, per comprare i prodotti dagli artigiani migliori, e salutare quelli che ormai sono diventati i nostri amici.

Forza Luci del Marocco, che non molliamo di un millimetro